La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta è considerata la più grande residenza reale del mondo, anche più grande di Versailles. La posa della prima pietra avvenne il 20 gennaio 1752, per volontà del re di Napoli Carlo di Borbone. Nell’ambito della vasta opera di riorganizzazione del regno di Napoli, intrapresa da Carlo fin dal 1734, si pone anche la fondazione di questa Reggia, che doveva simboleggiare il prestigio della monarchia borbonica, ma doveva anche costituire una dimora più sicura di Napoli.
L'architetto che la realizzò fu Luigi Vanvitelli, al quale il re chiese che nel progetto della sfarzosa dimora ci fosse, oltre al palazzo, anche il parco e la sistemazione dell'area urbana circostante, con l'approvvigionamento da un nuovo acquedotto (Acquedotto Carolino) che attraversasse l'annesso complesso di San Leucio.
I lavori durarono anni, dal 1752 al 1845, anche se venne abitata già dal 1780. La partenza di Carlo per assumere il trono di Spagna nel 1759 provocò un rallentamento della costruzione, arrestatasi nel 1764 a causa di un’epidemia e della carestia e ripresa solo nel 1765. Durante questi anni non solo morì il Re Carlo di Borbone, ma anche lo stesso Vanvitelli, al quale successe il figlio Carlo. Questi sovraintese la decorazione degli interni, ma difficoltà economiche e opposizioni varie non gli consentirono di completare l’opera secondo il progetto paterno. L’edificio, esempio del Barocco Italiano, ha una pianta rettangolare con quattro cortili, sempre rettangolari, comprende cinque piani e racchiude 1200 stanze illuminate da 1742 finestre.
Attraverso il maestoso Scalone d’Onore si giunge al piano nobile dove si potranno ammirare il Vestibolo e la Cappella Palatina. Gli appartamenti reali, composti da una parte settecentesca e da una ottocentesca, sono raccordati dalla Sala di Alessandro.
Una Galleria a tre navate, la centrale per le carrozze, le altre per i pedoni, attraversa tutto l’edificio, creando un cannocchiale ottico di grande effetto che inizia dallo stradone rettilineo proveniente da Napoli in asse con l’ingresso centrale e continua nel parco per concludersi con la scenografica grande cascata.
L'architetto che la realizzò fu Luigi Vanvitelli, al quale il re chiese che nel progetto della sfarzosa dimora ci fosse, oltre al palazzo, anche il parco e la sistemazione dell'area urbana circostante, con l'approvvigionamento da un nuovo acquedotto (Acquedotto Carolino) che attraversasse l'annesso complesso di San Leucio.
I lavori durarono anni, dal 1752 al 1845, anche se venne abitata già dal 1780. La partenza di Carlo per assumere il trono di Spagna nel 1759 provocò un rallentamento della costruzione, arrestatasi nel 1764 a causa di un’epidemia e della carestia e ripresa solo nel 1765. Durante questi anni non solo morì il Re Carlo di Borbone, ma anche lo stesso Vanvitelli, al quale successe il figlio Carlo. Questi sovraintese la decorazione degli interni, ma difficoltà economiche e opposizioni varie non gli consentirono di completare l’opera secondo il progetto paterno. L’edificio, esempio del Barocco Italiano, ha una pianta rettangolare con quattro cortili, sempre rettangolari, comprende cinque piani e racchiude 1200 stanze illuminate da 1742 finestre.
Attraverso il maestoso Scalone d’Onore si giunge al piano nobile dove si potranno ammirare il Vestibolo e la Cappella Palatina. Gli appartamenti reali, composti da una parte settecentesca e da una ottocentesca, sono raccordati dalla Sala di Alessandro.
Una Galleria a tre navate, la centrale per le carrozze, le altre per i pedoni, attraversa tutto l’edificio, creando un cannocchiale ottico di grande effetto che inizia dallo stradone rettilineo proveniente da Napoli in asse con l’ingresso centrale e continua nel parco per concludersi con la scenografica grande cascata.
Il Parco
Al fondo della galleria, che attraversa il Palazzo, ha inizio la principale attrattiva della Reggia, un Parco lungo 3 km con un susseguirsi di prati, vasche e fontane scenografiche, ornate da sculture che esaltano la natura tramite i miti.
Le idee di Luigi Vanvitelli, non ancora compiute alla sua morte, furono eseguite con qualche variante dal figlio Carlo.
Tramite il viale centrale si giunge prima alla “Fontana Margherita” e poi al ponte d'Ercole dove inizia la grande "via d'acqua".
La prima fontana che s'incontra è quella detta dei "Delfini" perché l'acqua fuoriesce dalle bocche di tre grossi pesci scolpiti in pietra. Segue la fontana di "Eolo", un'ampia esedra nella quale si aprono numerose "caverne" che simulano la dimora dei venti, rappresentati da numerose statue di zefiri, mai completata. Si incontrano, quindi, sette vasche degradanti che formano altrettante cascate e la fontana di "Cerere", simbolo della feracità della Sicilia, con le statue della dea e dei due fiumi dell'isola. L'ultima fontana mette in scena la storia di "Venere e Adone". Nel bacino sottostante la cascata del monte Briano, detto “il bagno di Diana", due importanti gruppi marmorei raffigurano Atteone nel momento in cui, tramutato in cervo, sta per essere sbranato dai suoi stessi cani e Diana, circondata dalle ninfe, sorpresa mentre esce dal bagno.
Ai lati della cascata, due gradinate salgono a una grotta da cui fuoriusciva l’acqua dell’Acquedotto Carolino, progettato sempre da Luigi Vanvitelli, perforando monti e attraversando valli.
A destra della Grande Cascata, fu progettato il “Giardino Inglese” per la regina Maria Carolina d’Austria. Il botanico inglese Andrea Graefer creò sentieri intricati, sfruttando la conformazione accidentata del terreno.
Il giardino offre una serie di luoghi: il criptoportico, con le statue provenienti dagli scavi di Pompei e dalla collezione Farnese; il piccolo laghetto del bagno di Venere, con le finte rovine pompeiane; il casino all'inglese, fabbricato a due piani, con basamento e pilastri dorici che sostengono un cornicione ornato da medaglioni, che fu l'abitazione di Graefer. Vicino si trovano l’Acquario, destinato alle piante acquatiche, il Rosaio e la Scuola Botanica.
Le idee di Luigi Vanvitelli, non ancora compiute alla sua morte, furono eseguite con qualche variante dal figlio Carlo.
Tramite il viale centrale si giunge prima alla “Fontana Margherita” e poi al ponte d'Ercole dove inizia la grande "via d'acqua".
La prima fontana che s'incontra è quella detta dei "Delfini" perché l'acqua fuoriesce dalle bocche di tre grossi pesci scolpiti in pietra. Segue la fontana di "Eolo", un'ampia esedra nella quale si aprono numerose "caverne" che simulano la dimora dei venti, rappresentati da numerose statue di zefiri, mai completata. Si incontrano, quindi, sette vasche degradanti che formano altrettante cascate e la fontana di "Cerere", simbolo della feracità della Sicilia, con le statue della dea e dei due fiumi dell'isola. L'ultima fontana mette in scena la storia di "Venere e Adone". Nel bacino sottostante la cascata del monte Briano, detto “il bagno di Diana", due importanti gruppi marmorei raffigurano Atteone nel momento in cui, tramutato in cervo, sta per essere sbranato dai suoi stessi cani e Diana, circondata dalle ninfe, sorpresa mentre esce dal bagno.
Ai lati della cascata, due gradinate salgono a una grotta da cui fuoriusciva l’acqua dell’Acquedotto Carolino, progettato sempre da Luigi Vanvitelli, perforando monti e attraversando valli.
A destra della Grande Cascata, fu progettato il “Giardino Inglese” per la regina Maria Carolina d’Austria. Il botanico inglese Andrea Graefer creò sentieri intricati, sfruttando la conformazione accidentata del terreno.
Il giardino offre una serie di luoghi: il criptoportico, con le statue provenienti dagli scavi di Pompei e dalla collezione Farnese; il piccolo laghetto del bagno di Venere, con le finte rovine pompeiane; il casino all'inglese, fabbricato a due piani, con basamento e pilastri dorici che sostengono un cornicione ornato da medaglioni, che fu l'abitazione di Graefer. Vicino si trovano l’Acquario, destinato alle piante acquatiche, il Rosaio e la Scuola Botanica.
La visita guidata agli Appartamenti e/o al Parco
Visite per adulti o famiglie - Per i gruppi guidati composti da più di 6 visitatori il regolamento prevede l’obbligo dell’uso degli auricolari – silenziatori all’interno delle Sale degli Appartamenti reali. Il servizio auricolari-silenziatori fornito dalla Reggia di Caserta costa € 2,00 a persona previa prenotazione.
La visita guidata sarà effettuata negli Appartamenti reali oppure nel Parco e il Giardino Inglese. Ogni visita guidata dura un’ora e trenta minuti.
Per la visita guidata al Parco e Giardino Inglese è necessario acquistare il biglietto della navetta al costo di euro 2,50.
Visite scolastiche - Le scuole che intendono visitare la Reggia di Caserta, hanno l’obbligo della prenotazione al costo di € 1,00 a studente e docente.Per la visita agli appartamenti storici è OBBLIGATORIO l’utilizzo di dispositivi silenziatori Whisper.
Eventuali genitori e/o personale non docente devono acquistare il biglietto d'ingresso al complesso vanvitelliano.
La visita guidata sarà effettuata negli Appartamenti reali oppure nel Parco e il Giardino Inglese. Ogni visita guidata dura un’ora e trenta minuti.
Per la visita guidata al Parco e Giardino Inglese è necessario acquistare il biglietto della navetta al costo di euro 2,50.
Visite scolastiche - Le scuole che intendono visitare la Reggia di Caserta, hanno l’obbligo della prenotazione al costo di € 1,00 a studente e docente.Per la visita agli appartamenti storici è OBBLIGATORIO l’utilizzo di dispositivi silenziatori Whisper.
Eventuali genitori e/o personale non docente devono acquistare il biglietto d'ingresso al complesso vanvitelliano.
Orari
Gli orari di ingresso ai luoghi sono consultabili >>>qui<<<. Per il costo della visita guidata contattaci >>> qui <<< oppure telefonicamente al 3318569285, ti offriremo il miglior servizio al miglior costo.
Punto d'incontro
La guida attenderà i visitatori presso la biglietteria del monumento, per poi dirigersi verso gli appartamenti della reggia o al parco.
Come raggiungere la Reggia di Caserta
Aeroporto internazionale Napoli Capodichino, a 24 Km un servizio di autobus collega l’aeroporto con Caserta. Da Roma Autostrada A1 (Milano- Napoli) uscita Caserta nord; da Napoli, Salerno, Bari, Autostrada A30 uscita Caserta sud. Parcheggio comunale seminterrato in Piazza Carlo III (nei pressi della Stazione). Caserta è collegata con le maggiori città del nord e sud Italia direttamente o via Roma–Napoli con treni Eurostar, espressi e regionali www.trenitalia.it . Autobus di collegamento da Napoli Porto/Stazione/Aeroporto per Caserta Reggia ATC Azienda Trasporti Campani s.r.l. Dalla Germania - from Germany flixbus Dalla stazione circa 5 minuti, attraverso il centro storico della città.
scopri gli itinerari consigliati in Campania
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Proposte di visita
Visita guidata mezza giornata
(circa 3 ore) Reggia e parco reale |
Visita guidata intera giornata
(circa 7 ore) Reggia e parco reale Borgo medievale di Caserta Vecchia Il Real Sito di San Leucio |
Possibilità di effettuare visite guidate personalizzate.
Le proposte di visita subiranno variazioni seguendo il calendario d'apertura dei luoghi.
Le proposte di visita subiranno variazioni seguendo il calendario d'apertura dei luoghi.
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Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la Reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. La scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato, dopo alterne vicende, all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di S.Pietro.
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Casertavecchia è un borgo medievale che sorge alle pendici dei monti Tifatini a circa 401 metri di altitudine e a 10 km di distanza in direzione nord-est da Caserta. In epoca medievale costituì il centro di Caserta.
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Ferdinando IV sulla collina di San Leucio istituì una fabbrica per la manifattura della Seta e ne fa la punta avanzata della sua politica industriale: un centro manifatturiero per la sua popolazione e spinge il proprio entusiasmo fino all’istituzione della Colonia di San Leucio e alla promulgazione di uno speciale Codice di Leggi.
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Il borgo medievale di Caserta Vecchia
Reggia di Caserta - Viale Douhet, 2/a - 81100 Caserta